Pretty Woman verrà trasmesso martedì alle 21.30 su Rai 1.
Perché tutti conoscono Pretty Woman? La risposta semplice sta nei numeri. 463, i milioni di dollari incassati dal film nel 1990; lo sconosciuto ma considerevole numero di volte che la commedia romantica con Laura San Giacomo e naturalmente Julia Roberts e Richard Gere è stata trasmessa in TV, a dimostrazione di un successo non solo dirompente ma anche duraturo.
I numeri però sono la conseguenza degli ingredienti che rendono Pretty Woman un'opera di indiscusso appeal: allora dovremmo concentrarci sulla colonna sonora, che riprende la canzone del 1964 Oh, Pretty Woman di Roy Orbison, sull’umorismo brillante, sul cast. Soprattutto sul cast.
Pretty Woman è stato il film che ha consacrato Julia Roberts al successo. Richard Gere, che era già famoso, può comunque annoverare il suo Edward tra i ruoli più conosciuti di una carriera scintillante. Lo stesso vale per Laura San Giacomo, che nel film interpreta l’amica tossicodipendente di Vivian Ward/Julia Roberts, ovvero Kit De Luca, che ha una parabola tristissima.
Forse vi starete chiedendo che fine hanno fatto, oggi, gli attori di Pretty Woman? Beh, siamo qui per rispondere (anche con delle foto).
Laura San Giacomo
Oggi 61enne, ha esordito al cinema nel 1989 con Sesso, bugie e videotape, il film di Steven Soderbergh che, partendo dai festival (Sundance Film Festival e Cannes, dove vinse la Palma d'oro), ha dimostrato come un certo livello di incassi fosse perfettamente alla portata anche dei film indipendenti. L’anno dopo, San Giacomo era già stata riconosciuta come un'attrice molto dotata e vestiva i panni di Kit De Luca in Pretty Woman.
Sull’amica di Vivian sono stati dirottati alcuni aspetti drammatici e controversi inizialmente pensati per la protagonista. Quello diretto da Garry Marshall doveva infatti essere un film ben più oscuro, che metteva al centro temi come la dipendenza dalla droga, aspetti che a conti fatti vennero rimossi da Vivian per riguardare Kit.
Laura San Giacomo ha avuto una carriera meno sfavillante del resto del cast, comparendo negli ultimi anni in una sola puntata delle serie The Mentalist e Grey's Anatomy e più a lungo in Animal Kingdom e NCIS - Unità anticrimine. Sporadiche anche le sue apparizioni al cinema: dopo il 2008, solo in un cortometraggio, in un film d’esordio (Honey Boy, 2019) e nel poco conosciuto Few Options di George Pappy (del 2011). Durante lo sciopero degli attori era in prima linea, come potete vedere qui sotto.
A destra Laura San Giacomo nel 2023
Julia Roberts
Come il co-protagonista Edward Lewis/Richard Gere, Julia Roberts, che oggi ha 56 anni, è ancora un'attrice quotatissima. Ultimamente è comparsa soprattutto nei thriller, sia per il cinema, sia per la TV.
Ma andiamo per ordine: per Pretty Woman, Roberts ricevette una candidatura agli Oscar per la miglior attrice protagonista. Da allora, ha recitato in Hook, ha bissato il successo in una rom com con Notting Hill, poi è passata a Ocean’s Eleven.
Recentemente, ha recitato in alcuni thriller per la televisione (l’apprezzato Homecoming e Gaslit). Nel 2023 abbiamo potuto vederla nel successo di Netflix Il mondo dietro di te. Su Esquire abbiamo parlato del suo accordo con il regista di Chiamami col tuo nome e Challengers Luca Guadagnino per…indovinate un po? Esatto, un thriller, che avrà anche altre stelle nel cast.
Julia Roberts nel 2024
Richard Gere
Nel 1980 si è imposto all'attenzione del pubblico con il successo di American Gigolò, che tra l’altro è stato tra i primi film mainstream a presentare un nudo maschile integrale e frontale del protagonista. Da allora, Gere ha legato il suo successo a commedie romantiche (Autumn in New York), thriller (Schegge di paura), thriller soprannaturali (The Mothman Prophecies) o thriller erotici (L'amore infedele - Unfaithful).
Nonostante i suoi 74 anni, l’attore di Ufficiale e gentiluomo non ha perso colpi ed è tornato a lavorare con Paul Schrader (il regista di American Gigolò) in I tradimenti (titolo originale Oh, Canada), che è stato presentato con successo al Festival del Cinema di Cannes 2024. Ne abbiamo parlato, pieni di entusiasmo, anche su Esquire.
Giuseppe Giordano
Guardo film e gioco a videogiochi, da un certo punto della vita in poi ho iniziato anche a scriverne. Mi affascinano gli angolini sperduti di internet, la grafica dei primi videogiochi in 3D e le immagini che ricadono sotto l’ombrello per nulla definito della dicitura aesthetic, rispetto alle quali porto avanti un’attività di catalogazione compulsiva che ha come punto d’arrivo alcuni profili Instagram. La serie TV con l’estetica migliore (e quella migliore in assoluto) è comunque X-Files, che non ho mai finito per non concepire il pensiero “non esistono altre puntate di X-Files da vedere per il resto della mia vita”. Stessa cosa con Evangelion (il manga).
